Demenza: i sintomi da non ignorare
Cos'è la demenza?
Il termine demenza indica un insieme di malattie che comportano un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, a partire dalla memoria. La forma più diffusa è la malattia di Alzheimer, una demenza degenerativa che colpisce soprattutto le donne sopra i 65 anni. Seguono le demenze vascolari, spesso causate da ictus o micro-infarti cerebrali, che danneggiano aree fondamentali per la memoria e il pensiero. Esistono poi forme miste (vascolari e degenerative) e altre legate a malattie come il Parkinson in stadio avanzato.
Secondo l’OMS, nel 2019 oltre 57 milioni di persone nel mondo erano affette da demenza; si stima che nel 2050 saranno circa 150 milioni. In Italia i malati sono circa 1,1 milioni, più 900.000 con decadimento cognitivo lieve (MCI). Le donne e gli over 65 sono i più colpiti.
Il decadimento cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment) è una condizione in cui si notano lievi difficoltà in aree come memoria, attenzione o linguaggio. Questi cambiamenti si possono rilevare con test neuropsicologici, ma non compromettono in modo significativo la vita quotidiana. Le persone con MCI restano autonome, anche se faticano con compiti più complessi o impiegano più tempo per svolgerli. L’MCI può essere considerato una fase intermedia tra l’invecchiamento normale e la demenza lieve. Ogni anno, circa il 10-15% delle persone con MCI evolve in demenza. Tuttavia, i sintomi possono anche restare stabili o migliorare, specialmente se si interviene con misure psico-sociali mirate.
Quali sono i primi campanelli d’allarme dell’Alzheimer e delle altre demenze?
Riconoscere i primi sintomi è fondamentale per agire tempestivamente e favorire così una buona qualità di vita al paziente, più a lungo possibile. Poiché ci sono diverse forme di demenza, ogni caso può presentarsi in modo differente, ma ci sono alcuni segnali in comune che possono essere di aiuto tra cui:
1 – Difficoltà di memoria persistenti
Piccoli vuoti di memoria possono capitare a tutti, ma chi è affetto da Alzheimer dimentica spesso informazioni recenti, appuntamenti, nomi o conversazioni anche importanti. Queste difficoltà non sono passeggere e interferiscono con la vita quotidiana. Spesso la persona inizia a dipendere da agende, promemoria o familiari per gestire compiti che prima svolgeva in autonomia.
2 – Compromissione nelle attività quotidiane
Le attività che un tempo erano automatiche – come preparare una ricetta o organizzare una giornata – diventano sempre più complesse. Con l’avanzare della malattia, anche semplici azioni come lavarsi, vestirsi o fare la spesa possono risultare difficili o impossibili.
3 – Problemi nel linguaggio
Chi è colpito da Alzheimer può avere difficoltà a trovare le parole giuste o sostituirle con termini fuori contesto. Le conversazioni possono diventare confuse, frammentate, e la persona può interrompersi improvvisamente senza sapere come proseguire.
4 – Disorientamento nello spazio e nel tempo
Non riconoscere un luogo familiare, confondere le date o non sapere che giorno sia sono segnali comuni. La persona può perdersi anche in zone ben conosciute o mostrare difficoltà a comprendere il trascorrere del tempo.
5 – Giudizio compromesso
Scelte insolite nel vestiario (come uscire in pigiama o vestirsi in modo eccessivo per la stagione) o difficoltà nel gestire situazioni quotidiane (come dimenticare il cibo sul fuoco) sono segnali da monitorare. Anche la gestione del denaro può diventare problematica, portando a decisioni avventate o a truffe subite con facilità .
6 – Difficoltà nel ragionamento astratto
Calcoli, bilanci, pagamenti o qualsiasi attività che richiede attenzione logica e pensiero astratto possono diventare complesse. La persona può apparire confusa davanti a problemi che prima affrontava senza difficoltà .
7 – Oggetti fuori posto
Mettere il telecomando nel frigorifero o le chiavi nel forno può sembrare strano, ma è una realtà frequente per chi soffre di Alzheimer. Inoltre, spesso non ricordano di aver spostato gli oggetti e possono accusare altri di averli rubati.
8 – Alterazioni dell’umore e del comportamento
I cambiamenti emotivi possono essere improvvisi e immotivati: una persona prima serena può diventare ansiosa, irritabile o apatica. Si può notare un ritiro dalle attività sociali, l’abbandono di hobby o un crescente isolamento.
9 – Trasformazioni della personalitĂ
L’Alzheimer può modificare radicalmente il carattere: chi era gentile può diventare diffidente o sospettoso, soprattutto in ambienti nuovi o poco familiari. Questi cambiamenti possono essere destabilizzanti per chi li vive e per i familiari.
10 – Perdita di iniziativa
Una ridotta motivazione è un altro segnale comune. La persona può mostrare scarso interesse per ciò che prima amava: lettura, lavoro, attività ricreative o sociali vengono gradualmente trascurate.
Individuare questi segnali in fase iniziale è fondamentale per una diagnosi precoce e un trattamento adeguato. Se noti uno o più di questi sintomi in te o in una persona cara, è importante consultare il medico per una valutazione approfondita.
